Sapienza ERC Principal Investigators

Gli schemi di finanziamento del Programma ERC supportano Principal Investigators di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che svolgono attività di ricerca di frontiera nei 27 Stati membri dell’UE o nei paesi associati. Gli inviti a presentare proposte sono pubblicati annualmente per ciascuno degli schemi di finanziamento (Starting Grant, Consolidator Grant e Advanced Grant) e le proposte vengono valutate sulla base del criterio dell'eccellenza scientifica.

Di seguito vengono brevemente presentati alcuni dei Principal Investigators Sapienza e i loro progetti ERC.

/rossellini

Fabio Sciarrino PI:  Progetto “QU-BOSS - Quantum advantage via non-linear Boson Sampling”. Call ERC-2019-Advanced. PE

Curriculum Vitae PI

Fabio Sciarrino (Napoli 1978) is Full Professor at the Physics Department of the University of Rome La Sapienza. He is currently Senior Research Fellow at the International School for Advanced Studies Sapienza, SSAS. He is group leader of the Quantum Information Lab, Department of Physics - Sapienza University of Rome. His main expertise is experimental quantum optics, computation and quantum information, and foundations of quantum mechanics. In recent years his research activity has focused on the implementation of quantum information protocols via integrated photonic circuits, with particular interest for Boson Sampling, a non-universal computational model with promising characteristics to achieve the quantum supremacy regime.

In 2012 he was awarded an ERC-Starting Grant Consolidator funded by the European Research Council for his project on integrated quantum photonics and later in 2015 of the ERC-Proof of Concept 3D-COUNT. He was European coordinator of the Marie Curie Network PICQUE project of the Future and Emerging Technologies project QUCHIP. He has received several awards. He is author of more than 180 publications in international journals (with more than 25 publications on Nature and Science journals) and over 150 invited presentations to national and international conferences.
www.quantumlab.it

Descrizione Progetto

After decades of progress in quantum information science, it is widely expected that in the next few years the field will start to yield practical applications in quantum chemistry, materials and pharmaceutical research, information security, and finance. For these applications to pan out, a crucial intermediate goal is to reach the quantum advantage regime, where quantum devices experimentally outperform classical computers in some computational task. The Boson Sampling problem is an example of a task that is computationally hard for classical computers, but that can be solved with a specialized quantum device using single photons interfering in a multimode linear interferometer. The aim of QU-BOSS is to experimentally push towards the quantum advantage regime with integrated photonic technology. The key ingredient is to introduce a new concept of Boson Sampling which also exploits non-linearities, to lower the requirements necessary to reach the scenario where a quantum device solves the problem faster than a classical one. QU-BOSS is planned to provide an experimental research breakthrough along several directions, including both “hardware” and “software” components.

https://www.quantumlab.it/qu-boss/

 

/rossellini

Michela Rosellini PI: Progetto “PAGES - Priscian’s Ars Grammatica in the European Scriptoria. A Millenium of Latin and Greek Scholarship”.

Call ERC-2019-ADG. PANEL SH5

Curriculum Vitae PI

Michela Rosellini è dal 2000 Professore Associato di Lingua e letteratura latina presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università La Sapienza. Ha pubblicato edizioni critiche delle Res gestae Alexandri Macedonis di Giulio Valerio, delle Regulae di Ps.-Palemone e di parte del libro XVIII dell’Ars di Prisciano. Ha svolto ricerche sulla tradizione di carmi dell’Anthologia Latina e dell’Appendix Vergiliana, sulla tradizione indiretta dei poeti latini arcaici, su testi di grammatica e di retorica tardoantiche e sul metodo filologico in prospettiva di digital editing. Ha partecipato, anche come responsabile di unità, ai progetti PRIN 2009, 2017. È Senior Research Fellow della Scuola Superiore di Studi Avanzati della Sapienza e membro dell’Osservatorio sulle edizioni critiche (Univ. di Milano) e del network internazionale Latin Grammarians Forum.

Descrizione Progetto

Il progetto PAGES è dedicato all’Ars di Prisciano di Cesarea, una monumentale opera sulla lingua latina, scritta nel contesto bilingue di Costantinopoli all’inizio del VI sec. d. C., che ha segnato lo sviluppo delle teorie linguistiche in Occidente. Lo studio di questo testo, contenente anche molte parti in greco, ha costituito anche uno stimolo per la ripresa di interesse per la lingua greca in Europa da parte dei dotti di età carolingia e, successivamente, del primo Umanesimo. Tramite un approccio multidisciplinare, che unisce filologia, Digital Humanities, paleografia, linguistica e analisi multispettrale dei manoscritti, PAGES mira alla nuova edizione critica dell’Ars, con traduzione in italiano e inglese, e alla ricostruzione complessiva del ruolo di Prisciano nella rinascita degli studi di greco in Occidente e nella storia della linguistica e della scuola.

 

Sito web PI: https://uniroma1.academia.edu/michelarosellini

 

/giuseppe_de_giacomo

Irene Bozzoni: Progetto “ASTRA - Assembly and phase Transitions of Ribonucleoprotein Aggregates in neurons: from physiology to pathology”

Horizon 2020 Framework Programme - ERC-2019-Synergy

Curriculum Vitae PI

Irene Bozzoni è Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso l'Università "Sapienza" di Roma dal 1994. Dal 2018 è Senior Researcher presso l’Istituto Italiano di Tecnologie. A Sapienza ha svolto diverse funzioni tra cui: Direttore della Scuola Superiore di Studi Avanzati, direttore della Laurea Magistrale in Genetica e Biologia Molecolare e coordinatore dell’omonimo Dottorato di Ricerca. E’ stata anche membro della commissione dottorati di Ateneo e della commissione di valutazione della Facoltà di Scienze.

All’esterno di Sapienza ricopre diversi ruoli tra cui: membro dell’Advisory Committee dell’European Molecular Biology Laboratory e del CdA dello Human Technopole e del Museo Nazionale della Scienza di Milano. Fa parte del comitato scientifico dell’Enciclopedia Treccani e dell’Advisory Committee dell’Armenise-Harvard Foundation. In passato ha fatto parte del Comitato di Esperti per la Politica della Ricerca del MIUR e del comitato “Rita Levi-Montalcini”.

E’ membro dell’EMBO e dell'"Academia Europaea". Ha coordinato numerosi progetti di ricerca tra cui: ERC-AdG, ERC-Syn, ITN, Telethon, AIRC, MIUR e IIT. E' autrice di oltre 160 pubblicazioni e di 8 brevetti di cui 3 ceduti all'industria.

Descrizione Progetto

ASTRA affronta uno dei temi di ricerca attualmente più complessi, ovvero la formazione di grossi aggregati proteici in cellule neuronali, fenomeno che accomuna molte patologie neurodegenerative, quali la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la Sclerosi Laterale Amiotrofica (ALS).

L'obiettivo di ASTRA è comprendere le dinamiche di formazione di questi aggregati proteici e identificare il ruolo svolto dall'RNA nel controllarli; questo approccio dovrebbe anche consentire di determinare come gli aggregati interferiscono con le normali funzioni neuronali e di chiarire i processi che collegano la formazione di questi condensati con l'inizio e la progressione dei processi neurodegenerativi.

Valore aggiunto del progetto è l’utilizzo di metodologie innovative: da una parte quelle basate sull’uso dell’RNA per controllare, prevenire ed eventualmente sciogliere gli aggregati patogenetici, dall’altra gli strumenti di microscopia per visualizzare in vivo la formazione degli aggregati nelle fasi precoci delle patologie, offrendo un metodo non invasivo ed efficace per la loro diagnosi precoce.

 

Francesco Mauri PI: Progetto “MORE-TEM - MOmentum and position REsolved mapping Transmission Electron energy loss Microscope”.

Call ERC-2020-SYG.

Francesco Mauri ha preso servizio nel 2015 come professore ordinario presso il dipartimento di fisica di Sapienza, in seguito ad una chiamata diretta. Precedentemente, dal 1998 al 2012, ha coperto il ruolo di Professeur d'Universitè, presso Universitè Pierre et Marie Curie di Parigi e, dal 2012, quello di Directeur de recherche al CNRS. La sua attività di ricerca è focalizzata sullo studio e predizione delle proprietà dei materiali attraverso metodologie quantistiche da principi primi e sulla modellizzazione delle tecniche spettroscopiche applicate alla fisica, alla chimica, alla geochimica, e alla scienza dei materiali.

MORE-TEM ha l’obiettivo di sviluppare, costruire e applicare allo studio dei materiali un innovativo nano-spettrometro elettronico che combina la microscopia su scala atomica alla spettroscopia per diffusione di elettroni risolta in angolo.  Il progetto riunisce competenze complementari di ricercatori e aziende leader a livello mondiale. Oltre a Francesco Mauri (teorico della fisica dello stato solido e esperto nella modellizzazione delle tecniche spettroscopiche) ne fanno parte Thomas Pichler dell'Università di Vienna (esperto di spettroscopia elettronica e spettroscopia ottica), Kazu Suenaga del National Institute of Advanced Industrial Science del Giappone (esperto in microscopia elettronica), e Max Haider della compagnia CEOS GmbH di Heidelberg (pioniere nella correzione delle aberrazioni nella ottica elettronica riconosciuto dai premi Wolf e Kavli).

Sito web PI:  https://www2.phys.uniroma1.it/doc/mauri/

 

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Mary Anne Tafuri: Progetto “ANCESTORS – Making Ancestors: The Politics of Death in European Prehistory”.

Call ERC-2019-ADG. Panel SH6

Mary Anne Tafuri è Ricercatore (RTDB) presso il Dipartimento di Biologia Ambientale, dove coordina le ricerche bioarcheologiche del Laboratorio di Paleantropologia e Bioarcheologia. I suoi interessi di ricerca si concentrano su indagini isotopiche di campioni scheletrici umani e animali di epoca preistorica e storica provenienti da Italia, nord Africa e Vicino Oriente. Ha lavorato tra Italia e Regno Unito e ottenuto prestigiosi finanziamenti nazionali (PRIN) e Europei (MC-IEF). Attualmente coordina le indagini osteologiche e isotopiche nell’ambito di diverse missioni archeologiche italiane e internazionali. E’ Honorary Research Fellow presso l’Università di Cambridge. Nel 2019 ha ottenuto, come co-beneficiario, un ERC Advanced Grant per ANCESTORS, un progetto multidisciplinare frutto della collaborazione tra Sapienza, Università di Cambridge e Università di Tartu. Il progetto indaga le relazioni sociali nella preistoria italiana con lo scopo di esplorare concetti come identità, stato di salute, alimentazione, mobilità e legami di parentela. L’applicazione combinata di tafonomia, indagini isotopiche e paleogenetica su un record scheletrico che copre oltre 5 millenni permetterà di esplorare le relazioni sociali dei gruppi umani anche in un più ampio quadro Europeo. L'Italia peninsulare rappresenta un caso-studio ideale: per ciascuno dei tre periodi chiave della preistoria recente (Neolitico, età del Bronzo, età del Ferro), saranno analizzati più di 200 individui con un approccio osteobiografico.

 

/giuseppe_de_giacomoGiuseppe De Giacomo: Progetto “WhiteMech - White-Box Self-Programming Mechanisms”.

Call ERC-2018-ADG. Panel PE6

Giuseppe De Giacomo è professore ordinario presso il Dipartimento di ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale ed è ACM Fellow, AAAI Fellow e EurAI Fellow. I suoi interessi scientifici riguardano aspetti teorici ed applicativi in diverse aree dell’Informatica, e in particolare dell’Intelligenza Artificiale, quali la rappresentazione della conoscenza e il ragionamento automatico.  Giuseppe De Giacomo ha partecipato a diversi progetti di ricerca nazionali ed internazionali ed è autore di numerosi articoli pubblicati presso le più prestigiose conferenze internazionali e riviste dei settori di interesse. Recentemente è stato invitato a tenere uno degli interventi di apertura dell’IJCAI, la più importante conferenza mondiale di Intelligenza Artificiale, che si terrà il prossimo agosto a Macao, in Cina. Ha ottenuto nel 2019 un ERC Advanced Grant grazie al progetto WhiteMech che riguarderà lo studio di base e la realizzazione di sistemi dotati di intelligenza artificiale che sono in grado di ri-programmarsi autonomamente per raggiungere nuovi obiettivi, per reagire a cambiamenti inaspettati, e per adeguarsi all’evolvere di regole e convenzioni umane nel contesto in cui operano. Dotare un sistema della capacità di auto-programmarsi può comportare grandi rischi. Per questa ragione WhiteMech intende studiare e realizzare sistemi che siano "white-box by design”, cioè che permettano in ogni momento di essere interrogati, analizzati e gestiti in termini comprensibili a noi umani.

Roberto Di LeonardoRoberto Di Leonardo

Progetto “SYGMA - Synthetic photobiology for light controllable active matter”. Call ERC-2018-ADG. Panel PE3

Progetto “ADMIRE - AugmenteD MIcro-REality system”. Call ERC-2017-PoC

Progetto “SMART - Statistical Mechanics of Active Matter. Call ERC-2018-ADG. Panel PE3

Roberto Di Leonardo è professore associato presso il Dipartimento di Fisica, dove dirige il Laboratorio di intrappolamento ottico e materia attiva. L’attività di ricerca del prof. Di Leonardo si concentra sullo studio dell’origine, delle conseguenze e delle applicazioni del movimento alla microscala. Per questo scopo il suo laboratorio sviluppa microscopi digitali che integrano componenti ottici e computer hardware e dove la luce viene utilizzata per l'imaging, la manipolazione e la fabbricazione di microsistemi in 3D. Il prof. Di Leonardo ha ricevuto per i suoi studi pioneristici numerosi e prestigiosi premi, tra i quali nel 2007 il premio “Le Scienze” e la medaglia del Presidente della Repubblica, e importanti grant nazionali (nel 2010 ha vinto il primo bando FIRB Futuro in Ricerca del MIUR) ed internazionali. In particolare nel 2012 ha ricevuto un ERC Starting Grant per il progretto SMART, incentrato sullo studio della materia attiva mediante tecniche olografiche di frontiera e nel 2017 un ERC Proof of Concept Grant finanziato per lo sviluppo di un microscopio olografico per l’esplorazione immersiva di microsistemi dinamici in 3D (progetto ADMIRE). Nel 2019 ha ottenuto un ERC Advanced Grant per il progetto SYGMA che esplorerà la frontiera tra la fisica della materia e la biologia sintetica con l’obiettivo di creare un catalogo di parti genetiche in grado di trasformare cellule batteriche in micro-componenti meccanici configurabili e controllabili. Questi batteri potranno essere impiegati come propulsori all’interno di micro-robot telecomandati mediante segnali luminosi oppure come “atomi” attivi per la progettazione di materiali plasmabili con la luce. La comprensione e il controllo di questi sistemi pone delle sfide fondamentali in un campo di ricerca in forte espansione: la fisica della materia attiva, ovvero lo studio di aggregati di particelle in grado di muoversi autonomamente. Un team di ricerca fortemente interdisciplinare vedrà fisici e biologi collaborare combinando metodi di biologia molecolare, tecniche di elaborazione digitale della luce e fisica statistica.

 

Chris MaroneChris Marone: Progetto “TECTONIC - The physics of Earthquake faulting: learning from laboratory earthquake prediCTiON to Improve forecasts of the spectrum of tectoniC failure modes

Call ERC-2018-ADG. Panel PE10

Chris Marone, già visiting professor presso la Sapienza nel 2014-2015, è full professor presso la Penn State University, dove dirige l’Institute for Natural Gas Research (INGaR). Il prof. Marone è uno scienziato noto in ambito internazionale per aver contribuito in modo determinante allo studio della meccanica delle faglie e dei terremoti, come evidenziato da un gran numero di pubblicazioni ad alto impatto scientifico. Marone ha anche contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo di apparati sperimentali funzionali a spiegare la fisica dei terremoti, introducendo molte importanti innovazioni nelle tecniche sperimentali e, per questo motivo, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra i quali, recentemente, la Louis Néel Medal. Nel 2019 ha ottenuto un ERC Advanced Grant per il progetto TECTONIC, che verrà realizzato presso il Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV. Il progetto si occupa di migliorare le conoscenze sui precursori dei terremoti, unendo ricerche di laboratorio con attività sul campo. Infatti gli studi attuali sulla previsione dei terremoti sono molto limitati, ma recenti esperimenti di laboratorio hanno mostrato che i terremoti sperimentali sono preceduti da una serie di piccoli eventi che irradiano energia elastica, e che possono essere utilizzati per prevedere un evento molto energetico. Questi terremoti di laboratorio, assieme ai loro segnali precursori, possono essere previsti mediante tecniche di apprendimento automatico, machine learning TECTONIC, attraverso il machine learning, collegherà i risultati ottenuti in laboratorio con le osservazioni sul campo per cercare i precursori dei terremoti naturali.

 

Foto di Emanuele Rodolà

Emanuele Rodolà: Progetto “SPECGEO - Spectral geometric methods in practice”.

Call ERC-2018-StG. Panel PE6

Emanuele Rodolà è ricercatore presso il Dipartimento di Informatica della Sapienza dal 2017, dopo prestigiose esperienze all’estero, come quella di “Alexander von Humboldt Post-doctoral Fellow” e quella di “Japan Society for the Promotion of Science (JSPS) Post-doctoral Fellow”. Nel 2018 ha ottenuto un ERC Starting Grant per il progetto SPECGEO, mirato a sviluppare nuovi strumenti che cambieranno in modo fondamentale la progettazione di tecniche spettrali, con applicazioni nell’ambito delle reti sociali, visione artificiale, machine learning e biologia computazionale. Il progetto parte da alcune domande, apparentemente non correlate che fanno da ponte tra la geometria e la matematica fisica: è possibile ricostruire la forma di un oggetto, sentendone solo il suono? possiamo sintetizzare nuovi farmaci analizzando la struttura geometrica delle proteine? è possibile progettare strutture architettoniche resistenti ai terremoti, semplicemente prescrivendone le frequenze di risonanza? Queste domande sono affrontabili con lo stesso linguaggio, quello della cosiddetta geometria spettrale. I metodi spettrali hanno giocato un ruolo fondamentale per quasi due secoli nell'ambito delle scienze applicate. Tuttavia, il loro impiego in ambiti pratici che coinvolgano dati geometrici è ad oggi fortemente limitato. Obiettivo del progetto è fornire le risposte e gli strumenti affinché questi interrogativi possano trovare la loro realizzazione nel mondo in cui viviamo. 

 

Foto di Alberto Giacomello

Alberto Giacomello: Progetto “HyGate - Hydrophobic Gating in nanochannels: understanding single channel mechanisms for designing better nanoscale sensors”.

Call ERC-2018-StG. Panel PE8

Alberto Giacomello è ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale della Sapienza. La sua attività di ricerca si è focalizzata nel corso degli anni su studi innovativi e pioneristici in materia di meccanica fluida, sviluppati anche in collaborazione con prestigiosi enti di ricerca europei e statunitensi (es. Max Planck Institute e Polytechnic Institute of New York University). Nel 2018 ha ottenuto un ERC Starting Grant per il progetto HyGate, che si propone, tramite simulazioni multiscala, di progettare nanovalvole innovative ispirate ai canali ionici. Questi interruttori biologici controllano le correnti ioniche nelle cellule, dando vita a complesse funzioni biologiche quali la contrazione muscolare e l’impulso nervoso. Per un ingegnere, si tratta di una libreria di centinaia di nanointerruttori, con una straordinaria selettività e che reagiscono a diversi stimoli: tensione transmembranale, pressione, pH, ecc. Il fenomeno principale che verrà studiato è il cancello idrofobo, ovvero la formazione di nanobolle che, in molti canali ionici, bloccano il flusso di ioni. La comprensione quantitativa di questo fenomeno verrà utilizzata per progettare nuovi biosensori, membrane e circuiti nanofluidici. Le tecniche di simulazione di eventi rari da me usate per studiare la nucleazione di vapore nanoconfinato saranno cruciali per simulare sia le scale temporali atomiche che quelle biologiche. Tali strumenti consentiranno anche di simulare la risposta elettrofisiologica a partire dalla struttura dei canali ionici.  

 

Foto di Salvatore Maria AgliotiSalvatore Maria Aglioti: Progetto “eHONESTY – Embodied Honesty in real world and digital interactions”.

Call ERC-2017-AdG. Panel SH4.

Salvatore Maria Aglioti è Direttore del laboratorio di Neuroscienze Sociali e Cognitive, presso il Dipartimento di Psicologia della Sapienza e l'I.R.C.C.S. Fondazione Santa Lucia. Si occupa principalmente di neuroscienze sociali, cognitive e affettive, vanta numerose pubblicazioni su riviste internazionali di primo livello, ha ricoperto prestigiosi ruoli istituzionali in ambito accademico ed ha ricevuto vari premi, non soltanto di natura prettamente scientifica (come, per esempio, il Primo Premio per la migliore idea imprenditoriale, ricevuto dalla Regione Lazio nel 2009). Ha ottenuto nel 2018 un ERC Advanced Grant grazie al progetto eHonesty che si propone, sulla base del concetto che le nostre rappresentazioni corporee influenzano anche comportamenti complessi, quali ad esempio quelli morali, di esplorare se il rafforzare la consapevolezza di avere un corpo e di essere l’agente delle proprie azioni modifica i comportamenti (dis)onesti sia nel mondo reale che in quello delle interazioni virtuali (e.g. sui social network).  Verranno acquisite misure comportamentali, fisiologiche e neurali in soggetti che eseguono compiti che li espongono alla tentazione di mentire per guadagnare dei soldi sia in contesti reali che durante interazioni virtuali. Questo approccio allo studio della disonestà basato sulla persona, integra l’approccio cross-culturale su larga scala e potrebbe ispirare nuove strategie per contrastare in tutto il mondo comportamenti non-etici e illegali.

 

Foto di Antonella GhignoliAntonella Ghignoli: Progetto “NOTAE - NOT A writtEn word but graphic symbols. NOTAE: An evidence-based reconstruction of another written world in pragmatic literacy from Late Antiquity to early medieval Europe."

Call ERC-2017-AdG. Panel SH5.

Antonella Ghignoli è ricercatrice a tempo indeterminato di Paleografia presso il Dipartimento di Storia Culture Religioni (in attesa del completamento per la procedura di chiamata diretta a professore ordinario). È attiva da quasi trent'anni in ambiti diversi di ricerca della sua disciplina (scritture documentarie altomedievali, scritture delle elites medioevali europee e della civiltà comunale italiana, libri e biblioteche di umanisti) e ha pubblicato diverse monografie e numerosi saggi. Nel 2018 ottiene un ERC Advanced Grant per il progetto NOTAE, che ha l'obiettivo di studiare come fenomeno storico l'impiego dei simboli grafici nella cultura scritta pragmatica tardoantica e altomedievale. Si tratta di peculiari segni, semplici o complessi, realizzati con la stessa tecnologia della scrittura all'interno di un testo scritto ma significanti altro che una parola, dei quali il progetto farà il censimento su tutta la tradizione documentaria tardoantica e dei regni occidentali post romani. Queste concrete tracce di uomini e donne del passato, sul confine spesso mobile tra cultura scritta e cultura orale, tra alfabetismo colto e semplice abilità manuale, saranno per la prima volta studiate singolarmente e in comparazione, in sincronia e in diacronia. Strumento di lavoro del progetto sarà l'omonimo database relazionale NOTAE, che ne costituirà alla fine uno dei principali risultati: archivio delle immagini di tutti i simboli grafici attestati e atlante storico digitale di questo straordinario patrimonio grafico del passato.

 

 

Foto di Stefano LeonardiStefano Leonardi: Progetto “AMDROMA - Algorithmic and Mechanism Design Research in Online MArkets”.

Call ERC-2017-AdG. Panel PE6

Stefano Leonardi è Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale, dove guida il team di ricerca su Algoritmi e Data Science, ed è Senior Fellow della Scuola Superiore di Studi Avanzati della Sapienza (SSAS). La sua ricerca si concentra sulla teoria degli algoritmi, sull’algoritmica per i giochi e i meccanismi di mercato, e sull’analisi algoritmica dei dati.  È co-autore di oltre 130 articoli (h-index 40 su Google Scholar). È stato leader di diversi progetti Europei su sistemi complessi e reti. Ha ricevuto il Google Faculty Award su "Algorithms and Market Mechanisms" e il Google Focused Award su "Web Algorithmics for Large-scale Data Analysis". Nel 2018 ha ricevuto un ERC Advanced Grant per il progetto AMDROMA, incentrato sullo studio di algoritmi e meccanismi di decisione per i mercati online.  I mercati digitali sono un’importante parte dell'economia.  Internet ospita mercati tradizionali (immobiliare, azioni, ecc..) e ha permesso la creazione di mercati completamente nuovi (marketing virale, economia di condivisione, mercato digitale del lavoro). Le decisioni nei mercati digitali sono prese con il decisivo intervento degli algoritmi e sono basate sulla raccolta di grandi moli di dati. Gli algoritmi operano ad esempio le aste elettroniche per la vendita della pubblicità online, comprano e vendono azioni, elaborano strategie di vendita per le aziende e offrono consigli ai consumatori. L’obiettivo del progetto AMDROMA è la comprensione di alcuni dei principi algoritmici fondamentali che regolano i mercati digitali. Riguarderà temi quali il progetto algoritmico dei mercati, lo sviluppo di meccanismi di decisioni semplici ed efficienti, l’analisi algoritmica e l’apprendimento a partire dalle grandi moli di dati raccolti nelle applicazioni. 

 

Foto di Emanuele SpadaroEmanuele Spadaro: Progetto “HiCos - Higher Co-dimension Singularities: Minimal Surfaces and the Thin Obstacle Problem”

Call ERC-2017-StG. Panel PE1.

Emanuele Spadaro è professore Associato presso il Dipartimento di Matematica a partire dal 2018, in seguito all'attivazione della procedura per chiamata diretta per vincitori di ERC Grant. La sua attività di ricerca si è concentrata principalmente su questioni del Calcolo delle Variazioni e della Teoria della Misura Geometrica. Dopo aver conseguito il PhD presso l’Università di Zurigo, è stato Post-doc Fellow presso l’Università di Bonn e Research Group Leader presso il Max Planck Institute for Mathematics in the Sciences di Lipsia. Nel 2017 ha ottenuto un ERC Starting Grant per il progetto HiCos, mirato ad investigare alcune delle questioni più impellenti riguardo le singolarità di due problemi classici di calcolo geometrico delle variazioni in co-dimensioni maggiori; vale a dire la ricerca delle soluzioni al Problema di Plateau per trovare le superfici di area minima, in alcune condizioni definite, e il Thin obstacle problem. Il tema unificante del progetto è il ruolo centrale occupato dalla teoria geometrica della misura, che evidenzia molti aspetti comuni di questi due problemi, rendendoli trattabili in un quadro unificato. Nonostante questi siano quesiti classici e di lunga tradizione, la nostra conoscenza al riguardo è ancora limitata e la loro indagine è uno dei problemi più impegnativi nella teoria della regolarità. L’obiettivo finale del progetto è di sviluppare adeguate tecniche analitiche che forniscano preziose informazioni sulla matematica alla base delle singolarità a codimensione più elevata, potenzialmente utili in altri ambiti geometrici e analitici.

 

Foto di Rinaldo TrottaRinaldo Trotta: Progetto “SPQRel Entanglement distribution via Semiconductor-Piezoelectric Quantum-Dot Relays”

Call ERC-2015-StG. Panel PE3.

Ronaldo Trotta è Professore Associato presso il Dipartimento di Fisica dal 2017, dopo aver ricevuto la chiamata diretta per vincitori di ERC Grant. Nel corso della sua carriera si è sempre distinto per attività di ricerca ad alto impatto scientifico ed estremamente pioneristiche nel campo dell’Ottica Quantistica e della Nanofotonica. Ha ricoperto il ruolo di Assistant Professor presso la Johannes Kepler University Linz, dove ha anche concepito e implementato due laboratori per la spettroscopia ottica avanzata. Nel 2016 ha ottenuto un ERC Starting Grant per il progetto SPQRel, mirato allo sviluppo di una nuova tecnologia ibrida capace di introdurre nuove linee di ricerca ben oltre l'ottica quantistica e la quantum communication. Lo sviluppo di dispositivi quantici modulari che generano e distribuiscono l’entanglement quantistico a distanza determineranno una rivoluzione nella scienza e nella tecnologia della comunicazione. Tuttavia, benché i punti quantici epitassiali (QD) incorporati nei diodi convenzionali sono probabilmente i dispositivi quantistici più interessanti, la mancanza di controllo sulla loro struttura elettronica rende impossibile utilizzarli per la distribuzione di fotoni entangled su grandi distanze. Il progetto considera la soluzione nelle tecnologie ibride e intende utilizzarle per sviluppare nuovi dispositivi quantici a semiconduttore piezoelettrico, al fine di generare fotoni singoli e polarizzati di caratteristiche senza precedenti. Il progetto intende compiere un passo pionieristico e sviluppare la tecnologia ibrida fino al limite in cui i protocolli di comunicazione quantistica precedentemente inaccessibili ai QD possono ora essere eseguiti.

Foto prof.ssa BettiViviana Betti: Progetto “HANDmade - How natural hand usage shapes behavior and intrinsic and task-evoked brain activity."

Call ERC-2017-StG. Panel SH4. Durata del progetto: dal 01/02/2018 al 31/02/2022

Viviana Betti è ricercatrice a tempo determinato presso il Dipartimento di Psicologia (in attesa del completamento della procedura per la chiamata diretta a professore associato). La sua attività scientifica nel corso degli anni è stata caratterizzata da un forte interesse per gli approcci metodologici innovativi e per le attività di ricerca di frontiera, ed in particolare per lo studio dei meccanismi alla base della formazione di reti cerebrali. Nel 2017 ottiene un ERC Starting Grant per il progetto HANDmade, incentrato sullo studio delle fluttuazioni intrinseche dell’attività cerebrale e su come l’attività comportamentale e mentale cambia in funzione dell’effettore che utilizziamo per interagire con l’ambiente esterno. Il progetto, più specificamente, verifica l’ipotesi secondo la quale l’attività intrinseca mantiene un modello interno dell’ambiente circostante costruito integrando informazioni derivanti da input visivi e fisici. In questo contesto, la mano ha un ruolo speciale in quanto rappresenta il principale mezzo di interazione con l’ambiente.  Il progetto esamina la resilienza del modello interno alle manipolazioni estreme del corpo e, attraverso una combinazione di approcci comportamentali, cinematica, neuroimaging funzionale (fMRI e MEG) e realtà virtuale, mira ad acquisire una maggiore comprensione di come l’attività sinergica di corpo e ambiente modella il comportamento e l’attività neurale.

 

Paolo Pani: Progetto “DarkGRA - Unvealing the dark universe with gravitational waves: Black holes and compact stars as laboratories for fundamental physics”

Call ERC-2017-StG. Panel PE2. Durata del progetto: dal 01/10/2017 al 30/09/2021

Paolo Pani è un brillante tenure-track Assistant Professor (RTDb) presso il Dipartimento di Fisica. Le sua attività di ricerca in materia di fisica teorica e gravità gli hanno permesso di ricevere, oltre a vari premi e riconoscimenti, due prestigiose Individual Marie Curie Fellowship, una nel 2012 presso il CENTRA-IST (Lisbona) e un'altra nel 2015 presso la Sapienza. Nel 2017 ha ottenuto un ERC Starting Grant per il progetto "DarkGRA" che si occuperà di ricerca in materia di onde gravitazionali, la cui scoperta ha aperto una nuova era per la fisica, rendendo accessibile il regime finora inesplorato della cosidetta gravità forte (strong gravity), nel quale la curvatura dello spazio/tempo è estrema e le velocità in gioco sono prossime a quelle della luce. Oltre alle innumerevoli applicazioni astrofisiche, questa scoperta può avere importanti implicazioni anche per la fisica fondamentale. Il progetto DarkGRA, più in particolare, studierà alcuni nuovi fenomeni che interessano le sorgenti gravitazionali più estreme: i buchi neri e le stelle di neutroni. Questi oggetti sono dei veri e propri “laboratori cosmici”, grazie ai quali è possibile investigare i limiti della teoria della Relatività Generale di Einstein, la natura dell’orizzonte degli eventi di un buco nero, e le misteriose proprietà della materia oscura che pervade il nostro universo.

Per maggiori informazioni: Sito web
 

Foto prof.ssa Daniela Carnevale Prof.ssa Daniela Carnevale: Progetto “SymPAtHY - A neurosplenic pathway coupling Immunity and Hypertension”

Call ERC-2017-StG. Panel LS4. Durata del progetto: dal 01/12/2017 al 30/11/2021

Daniela Carnevale è professore associato presso il Dipartimento di Medicina Molecolare della Sapienza, nonché Responsabile dell’Unita di ricerca in Immunologia Cardiovascolare presso l’IRCCS Neuromed, Pozzilli. Grazie alle sue attività di ricerca sui fattori determinanti dell’ipertensione arteriosa, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui la prestigiosa nomina a Fellow della American Hearth Association (AHA). Nel 2017 ha ricevuto un ERC Starting Grant per SymPAtHY, un progetto multidisciplinare finalizzato a comprendere come il sistema nervoso e quello immunitario interagiscano nell’ipertensione arteriosa. Il progetto dissezionerà i meccanismi molecolari responsabili dell’interazione di questi sistemi, sia nell’eziopatogenesi dell’ipertensione sia nel determinismo del conseguente danno d’organo e aumentato rischio cardiovascolare. Il progetto è basato su una innovativa visione dell’ipertensione, che considera la disregolazione della risposta immunitaria come un momento cruciale della patologia e non semplicemente come un fenomeno parallelo legato al danno provocato dai livelli pressori cronicamente aumentati. SymPAtHY contribuirà a rivelare importanti conoscenze che apriranno la strada allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici mirati alla modulazione della risposta immunitaria implicata nei processi fisiopatologici alla base dell’incremento dei valori pressori.

 

Foto Prof. NavigliProf. Roberto Navigli:

Progetto "Mousse - Multilingual, Open-text Unified Syntax-independent SEmantics". Call ERC-2016-CoG. Panel PE6. Durata del progetto: dal 01/02/2017 al 31/01/2022 

Progetto “MultiJEDI - Multilingual Joint word sEnse DIsambiguation”. Call ERC-2010-StG. Panel PE6. Durata del progetto: dal 01/02/2011 al 31/01/2016.

L’attività di ricerca di Roberto Navigli, professore ordinario presso il Dipartimento di Informatica, è focalizzata sui temi dell'Elaborazione del linguaggio naturale, incluso sistemi di disambiguazione semantica, apprendimento ontologico, acquisizione di conoscenza, recupero di informazioni, semantica del web e sue applicazioni. È vincitore del Premio AI*IA Marco Cadoli 2007 per la miglior tesi di dottorato in Intelligenza Artificiale, del Premio AI*IA Marco Somalvico 2013 per il miglior giovane ricercatore in Intelligenza Artificiale e del META prize 2015, quale creatore di BabelNet. Il prof. Navigli, oltre ad essere co-beneficiario del progetto "Language Understanding cum Knowledge Yield" (LUcKY), che ha ottenuto il Google Focused Research Award, è uno dei primi ricercatori italiani ad aver ottenuto due ERC grant. Nel 2016 riceve infatti un ERC Consolidator Grant per il progetto MOUSSE che, mediante l'ideazione di reti neurali innovative, permetterà al computer di "comprendere" testi scritti in qualsiasi lingua attraverso la creazione automatica di rappresentazioni semantiche delle frasi indipendenti dalla lingua e comparabili indipendentemente dalla sintassi e dal lessico utilizzati per esprimere un certo concetto. Il progetto MOUSSE segue dal successo dell'ERC Starting Grant MultiJEDI, finanziato dal 2010, che ha portato alla creazione della popolare rete semantica multilingue BabelNet.

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Foto prof.ssa BuziProf.ssa Paola Buzi: Progetto “PAThs - Tracking Papyrus and Parchment Paths: An Archaeological Atlas of Coptic Literature - Literary Texts in their Geographical Context”

Call ERC-2015-AdG. Panel SH6. Durata del progetto: dal 01/11/2016 al 31/10/2021

Paola Buzi è professore ordinario di Egittologia e Civiltà copta presso il Dipartimento di Storia Culture Religioni. La professoressa ha al suo attivo numerose pubblicazioni sia di carattere storico-letterario e codicologico sia di carattere archeologico. Nel 2016 ottiene un ERC Advanced Grant con il progetto PAThs. Lo scopo di PAThs è di fornire una dettagliata comprensione diacronica e un’efficace rappresentazione della geografia della produzione letteraria in lingua copta e, in particolare, del corpus degli scritti letterari, quasi esclusivamente di contenuto religioso, prodotti in Egitto tra i secoli III e XI in lingua copta. PAThs presenta un approccio originale e multidisciplinare, che combina filologia, codicologia, archeologia e digital humanities, per esplorare il processo di produzione, trascrizione, diffusione, e conservazione delle opere copte in relazione ai concreti contesti geografici di provenienza sia dei testi stessi sia dei relativi supporti scrittori. Un approfondito atlante digitale del’Egitto tardo-antico e del primo medioevo – uno strumento versatile che permetterà una ricerca dettagliata e mirata e la correlazione dei dati cronologici, regionali e tematici – illustrerà il rapporto tra gli insediamenti, come rivelato dalle investigazioni archeologiche, e la produzione intellettuale, come rivelato dai manoscritti, e fornirà una nuova esauriente prospettiva sulla diffusione e lo sviluppo della letteratura copta e della cultura manoscritta.

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Foto prof. ParisiProf. Giorgio Parisi:

Progetto LoTGlasSy - Low Temperature Glassy Systems. Call ERC-2015-AdG. Panel PE2. Durata del progetto: dal 01/06/2016 al 31/05/2021

Progetto CriPheRaSy - Critical Phenomena in Random Systems. Call ERC-2009-AdG. Panel PE2. Durata del progetto: dal 01/01/2010 al 31/12/2014

Il Prof. Giorgio Parisi, in servizio presso il Dipartimento di Fisica della Sapienza, è uno dei più influenti fsici del panorama scientifico internazionale ed è considerato uno dei più autorevoli scienziati italiani. Con Carlo Rubbia è l'unico fisico italiano membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d'America. I suoi studi, che vanno dalla fisica delle particelle elementari alla fisica statistica, hanno avuto un impatto rilevante non soltanto in fisica, ma anche in molti altri campi del sapere quale l'antropologia, le scienze cognitive, la finanza e le scienze sociali in genere. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui ricordiamo il premio Enrico Fermi, il premio Dannie Heineman, il premio Galileo, la medaglia Boltzmann e la prestigiosa Medaglia Max Planck. Il prof. Parisi ha ottenuto anche ben due ERC Advanced Grants. Il primo nel 2009 con il progetto CriPheRaSy, mirato ad ottenere una comprensione teorica dei fenomeni più importanti su larga scala in sistemi disordinati classici e quantistici. Il secondo nel 2015 con il progetto LoTGlasSy, volto a sviluppare una teoria delle proprietà macroscopiche del paesaggio di energia libera dei vetri a bassa temperatura, utilizzando delle tecniche proprie della teoria dei campi statistica ed un gruppo di rinormalizzazione per identificare e calcolare le caratteristiche universali.

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foto prof.ssa CristianiProf.ssa Emanuela Cristiani: Progetto "HIDDEN FOODS - Plant foods in Palaeolithic and Mesolithic societies of SE Europe and Italy"

Call ERC-2014-StG. Panel SH6. Durata del progetto: dal 01/07/2015 al 31/10/2020

Emanuela Cristiani è stata ricercatrice presso la University of Cambridge e la Columbia University of New York, nonché Marie Curie Fellow. Nel 2015 ottiene un ERC Starting Grant con il progetto HIDDEN FOODS e dal 2016, in seguito all'attivazione della procedura per chiamata diretta per vincitori di ERC grant, è professore associato presso il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali della Sapienza. Il progetto HIDDEN FOODS mira a sviluppare una suite di metodi analitici (e.g. studio delle tracce d’uso su ground stones;  archeologia sperimentale; metagenomica del microbioma; studio delle patologie orali; caratterizzazione dei micro-fossili conservati nel tartaro e nella cultura materiale; studio dei macro-resti e dei parenchima vegetali) al fine di ottenere una evidenza sistematica ed incontrovertibile dell’importanza delle piante spontanee nella dieta preistorica e comprendere le conseguenze del consumo di carboidrati sulla salute dei cacciatori-raccoglitori preistorici d’Europa. Il progetto analizza evidenze dirette ed indirette del consumo di piante nelle società del Paleolitico e Mesolitico d’Italia e dei Balcani: ground stones, macro-resti botanici e resti umani.

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Foto prof. SchiavoneProf. Aldo Schiavone: Progetto "SIR - Scriptores iuris Romani. Texts and Thought"

Call: ERC-2014-AdG. Panel SH6. Durata del progetto: dal 01/12/2015 al 30/11/2020

Il prof. Aldo Schiavone è uno tra i saggisti e storici del diritto italiani più autorevoli e tradotti nel mondo. Attualmente è Principal Investigator del progetto ERC Advanced Grant "SIR" presso il dipartimento di Scienze Giuridiche della Sapienza. Nel corso della sua carriera ha ricoperto importanti ruoli accademici e scientifici e ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, tra i quali la Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica conferita ai benemeriti della scuola, della cultura, della scienza e dell'arte. Il progetto ERC "SIR" intende creare le basi, testuali e interpretative, per un nuovo approccio a ciò che resta delle opere degli antichi giuristi romani, proponendo un paradigma profondamente rinnovato per valutare la parte più importante del diritto romano: i Digesta di Giustiniano e le altre antologie giuridiche tardo-antiche. Un cambiamento di prospettiva di grande impatto non solo per gli studiosi di antichistica, ma anche per un pubblico più vasto, interessato al diritto o alla storia - un modello storiografico che capovolge le visioni correnti e apre la strada a una comprensione più moderna, utile sia per gli studi giuridici, sia per quelli storici. Non più gli istituti, le regole e i regimi normativi del diritto romano, nella forma falsificante del Codice, ma il concreto pensiero giuridico degli antichi autori, i iuris prudentes. Il raggiungimento dell'obiettivo sarà ottenuto attraverso la ricostruzione e l'edizione annotata (in più volumi) degli scritti dei giuristi utilizzati nei Digesta e nelle altre antologie: un'impresa che, almeno in questa forma, non è stata mai tentata. Il team di ricerca procederà autore per autore, e opera per opera. Una collana intitolata Scriptores iuris Romani raccoglierà i testi così ricostruiti.

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Foto Prof.ssa BozzoniProf.ssa Irene Bozzoni: Progetto "MUNCODD - Role of Long non coding in muscle differentiation and disease"

Call: ERC-2013-AdG. Panel: LS1. Durata del progetto: dal 01/07/2014 al 30/06/2019.

La prof.ssa Irene Bozzoni è Ordinario presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin" della Sapienza, nonché Direttore della Scuola Superiore degli Studi Avanzati della Sapienza, membro della commissione “Rita Levi-Montalcini” del MIUR per il programma “Giovani Ricercatori” (già membro del CEPR - Comitato di Esperti per la Politica di Ricerca, organo consultivo presieduto dal Ministro). Le principali linee di ricerca della prof.ssa Bozzoni riguardano lo studio dell’espressione genica con particolare interesse ai processi di controllo post-trascrizionale. Ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi, tra cui il premio “Giovanna Jucci” e il premio “Tartufari” dell’Accademia dei Lincei, ed è autrice di 8 brevetti, di cui tre ceduti all'industria (uno di questi ha avuto la designazione di "orphan drug" dall'EMEA). Nel 2013, ottiene l’ERC Advanced Grant per il progetto MUNCODD. L’obiettivo del progetto è di aumentare le conoscenze sui meccanismi molecolari che regolano il corretto sviluppo e il differenziamento muscolare e di identificare le alterazioni che avvengono in specifiche condizioni patologiche. Lo stato dell’arte in questo settore è notevolmente avanzato in quanto sono già ben noti molti geni (fattori trascrizionali e miRNA) che regolano lo sviluppo e il differenziamento muscolare. Ad oggi però non è stato ancora definito il ruolo di un’altra componente di geni recentemente scoperti, ovvero quelli che producono RNA che non codificano proteine, i cosiddetti long non coding RNAs. Si tratta di un campo d’indagine molto innovativo che permetterà non solo di capire meglio i processi molecolari alla base dei processi normali e alterati di sviluppo e differenziamento, ma anche di sviluppare nuove strategie terapeutiche e diagnostiche in patologie neuromuscolari e cardiache.

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Foto Prof. CasciolaProf. Carlo Massimo Casciola

Progetto "BIC - Cavitation across scales: following Bubbles from Inception to Collapse". Call ERC-2013-AdG. Panel PE8. Durata del progetto: dal 01/02/2014 al 31/01/2019

Progetto "INVICTUS - IN VItro Cavitation Through UltraSound". Call ERC-2017-PoC

Il prof. Casciola è Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale della Sapienza. Si occupa di Fluidodinamica, in particolare  Aerodinamica, Turbolenza,  Trasporto di Particelle, argomento per il quale ha ricevuto l’Award Sapienza Ricerca, Flussi Multifase, Riduzione della Resistenza Idrodinamica, Fenomeni di Interfaccia, Superfici Superidrofobe e  Bagnabilità. Nel 2013 ottiene l’ERC Advanced Grant per il progetto BIC. L’obiettivo del progetto è lo studio della cavitazione, negli aspetti multiscala che vanno dalla nucleazione eterogenea delle bolle di cavitazione, al loro trasporto in flussi anche turbolenti, fino all’eventuale collasso delle bolle accompagnato tipicamente dall’emissione di onde d’urto nel liquido circostante. L’approccio utilizzato  consiste nello sviluppo di innovativi modelli teorici e fa ampio di uso di simulazioni numeriche avanzate basate su formulazioni sia al continuo che atomistiche. In parallelo si sviluppano tecniche sperimentali per la generazione controllata, ad esempio tramite deposizione di energia (Laser induced cavitation), e la misura della dinamica di bolle di cavitazione in modo da generare dati accurati con cui validare i modelli proposti. Lo studio della cavitazione è di grossa importanza in molti settori della scienza e della tecnologia, sia per i danni che la cavitazione causa ai materiali che per le potenziali applicazioni in diversi ambito tra cui quello clinico. In questo contesto uno dei prodotti su cui si sta lavorando è un dispositivo microfluidico capace di riprodurre le caratteristiche base dei vasi capillari, dedicato a studi per incrementare la permeabilità dello strato endoteliale grazie alla cavitazione indotta da ultrasuoni. Il prof. Casciola ha ottenuto nel 2017 anche un ERC Proof of Cocept per il progetto INVICTUS (IN VItro Cavitation Through UltraSound).

Foto prof. SciarrinoProf. Fabio Sciarrino

Progetto “3D-QUEST - 3D-Quantum Integrated Optical Simulation”. Call ERC-2012-StG. Panel PE2. Durata del progetto: dal 01/08/2012 al 31/07/2017

Progetto "3D-COUNT - 3D-Integrated single photon detector". Call ERC-2015-PoC. Durata del progetto: dal 01/02/2016 al 01/08/2017

Il prof. Sciarrino, giovane professore associato al Dipartimento di Fisica della Sapienza, ha al suo attivo oltre 100 pubblicazioni su riviste internazionali, tra cui 10 sulla prestigiosa rivista Nature, ha già ricevuto diversi premi prestigiosi, come il Premio Sapio Junior per la Ricerca Italiana, la medaglia "Le Scienze in Fisica", la "Medaglia del Presidente della Repubblica" e l'Award di sapienza Ricerca e coordina più progetti europei (3dquest, Picque e Quchip). La sua attività di ricerca, che si incentra sull’ottica quantistica sperimentale, l’informazione e computazione quantistica e le fondamenta della Meccanica Quantistica, ha portato allo sviluppo di nuove tecniche nel suo campo. Nel 2012 ottiene un ERC Starting Grant per il progetto 3D-QUEST. Lo scopo del progetto era di sviluppare e implementare la simulazione quantistica sfruttando i circuiti integrati fotonici in 3 dimensioni. L'informazione quantistica mira a comprendere la natura quantistica dell'informazione e ad elaborarla utilizzando sistemi fisici che operano seguendo le leggi della meccanica quantistica. La simulazione quantistica è uno strumento fondamentale per indagare la dinamica dei sistemi quantistici, come ad esempio il trasporto quantistico ed il trasferimento di energia, e più in generale per studiare tutti i fenomeni che sono difficili da simulare mediante approcci classici. In questo contesto, i circuiti integrati fotonici hanno una forte potenzialità per essere usati come hardware in grado di elaborare l'informazione quantistica con sistemi ottici. Il progetto 3D-QUEST è strutturato per dimostrare il potenziale dell'ottica lineare allo scopo di raggiungere una potenza computazionale superiore a quella di un computer classico. Tale scenario, cosiddetto "hard-to-simulate” può essere raggiunto attraverso l’uso di piattaforme basate su molti fotoni e molti modi. Il prof. Sciarrino ha inoltre recentemente ottenuto un ERC Proof of Concept (progetto 3D-COUNT) ed è coinvolto, come responsabile scientifico del gruppo di ricerca della Sapienza, nella realizzazione del progetti ERC Advanced "PHOSPhOR" (PI prof. Lorenzo Marrucci, della Federico II Napoli) e nel progetto ERC Advanced "CAPABLE" (PI prof. Roberto Osellame dell'IFN-CNR Milano) .

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Foto prof. CollettiniProf.  Cristiano Collettini. Progetto “GLASS - InteGrated Laboratories to investigate the mechanics of ASeismic vs. Seismic faulting”

Call ERC-2010-StG. Panel PE10. Durata del progetto: dal 01/10/2010 al 30/09/2015

Cristiano Collettini è professore associato presso il Dipartimento di Scienze della Terra. La sua attività scientifica riguarda, tra altri, la meccanica delle faglie e la reologia, la sismotettonica, la meccanica dei terremoti, gli aspetti fisico-chimici della deformazione delle rocce. Ha al suo attivo oltre 60 pubblicazioni (2 su Natures e 4 su Geology) ed ha ricevuto vari premi, tra cui la Medaglia Ramsay e il Premio Shell.  Nel 2010 ottiene un ERC Starting Grant con il progetto GLASS, mirato ad introdurre un nuovo approccio per lo studio integrato di dati geologici, sismologici e di laboratorio al fine di aprire nuovi orizzonti nella comprensione della fagliazione sismica e asismica. La comprensione dei processi fisici responsabili dei terremoti è limitata dall’impossibilità di realizzare misurazioni dirette in profondità, dove i terremoti si generano e si propagano.  Il progetto si propone di scoprire i processi fisico-chimici responsabili dei fenomeni di fagliazione. In particolare, GLASS mira a: (i) localizzare e analizzare diversi tipi di segnali sismici transienti; (ii) studiare i processi di deformazione negli affioramenti delle faglie antiche; (iii) caratterizzare il flusso del fluido e le proprietà attritive delle faglie negli esperimenti di deformazione delle rocce; (iv) indagare la nucleazione e ricorrenza del terremoto sviluppando modelli numerici vincolati da dati di campo e sperimentali e calibrati da rilievi sismologici. La ricerca permette vedere come mai prima d’ora dentro i meccanismi dei terremoti e indagare i processi di deformazione, da quelli crostali a quelli su scala nanometrica in un intervallo di tempo che va dal ciclo sismico all’intera storia geologica delle faglie.

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Foto Prof. GuidoniProf. Leonardo Guidoni. Progetto "MultiscaleChemBio - Electronic Structure of Chemical, Biochemical, and Biophysical Systems Multiscale Approach with Electron Correlation.

Call: ERC-2009-StG. Panel PE4. Durata del progetto: dal 01/10/2009 al 30/09/2015. Dipartimento di Fisica (in collaborazione con l'Università degli Studi dell'Aquila)

Il prof. Guidoni fa parte del gruppo di ricerca CBBC - Biofisica Computazionale, Biochimica e Chimica che coinvolge studenti, post-doc e ricercatori presso l'Università di L'Aquila e "Sapienza Università di Roma". L’attività scientifica del prof. Guidoni copre una vasta area della chimica teorica e computazionale ed è finalizzata allo studio quantitativo di sistemi di interesse chimico e biochimico. Di particolare rilievo sono lo sviluppo e l’utilizzo innovativo di metodi da principi primi (come la dinamica Car-Parrinello ed il Monte Carlo Quantistico) congiuntamente a tecniche di dinamica molecolare classica. La sua rilevante attività scientifica è testimoniata dall'ampia pubblicazione su numerose riviste internazionali ad alto fattore d’impatto. Nel 2009 ottiene un ERC Starting Grant con il progetto MultiscaleChemBio, mirato a sviluppare ed applicare innovative tecniche computazionali per lo studio al calcolatore delle proprietà di molecole. I metodi computazionali più utilizzati hanno difficoltà nel descrivere sistemi molecolari con forte correlazione elettronica, come di-radicali, fotorecettori e complessi di metalli di transizione a shell semipiena. Questi sistemi sono però di importanza fondamentale in molti campi di ricerca di base e applicata in Fisica, Chimica e Biologia. Le tecniche multi-scala utilizzate nel progetto si basano sul Monte Carlo Quantistico, un metodo molto accurato che permette di sfruttare al meglio le potenzialità sia degli attuali supercalcolatori che di quelli di futura generazione. Queste tecniche di modellazioni sono utilizzate per affrontare problemi aperti in ambiti multidisciplinari, ed in particolare per lo studio dei meccanismi molecolari che sono alla base della fotosintesi naturale ed artificiale.

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Foto prof. CervoneProf. Felice Cervone - Progetto “FUEL-PATH - Exploiting the saccharification potential of pathogenic microorganisms to improve biofuel production from plants”

Call ERC-2008-AdG.  Panel ERC LS9. Durata del progetto dal 01/01/2009 al 30/06/2014.

Il prof. Cervone è ordinario al Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin", è Presidente della Federazione Italiana di Scienze della Vita ed è stato Presidente dell’International Society of Plant-Microbe Interactions. Dopo l’iniziale attività di ricerca in Biochimica e Biologia Molecolare, l’interesse scientifico del Prof. Cervone ha riguardato le basi dell’immunità innata delle piante e il ruolo della parete cellulare nella resistenza alle malattie e nella crescita e sviluppo delle piante. L’intensa attività di ricerca del Prof. Cervone è documentata non solo da pubblicazioni su prestigiose riviste e da interventi su invito a congressi e seminari internazionali, ma anche dai numerosi finanziamenti nazionali e internazionali ottenuti. Nel 2008, riceve il prestigioso ERC Advanced Grant con il progetto FUEL-PATH, mirato a fornire nuove conoscenze sulla parete cellulare vegetale e soluzioni biotecnologiche innovative per l'utilizzo delle biomasse. Simulando una strategia utilizzata con successo dai microrganismi fitopatogeni, i quali producono enzimi pectici per indebolire i componenti della parete cellulare dell'ospite, FUEL-PATH propone di migliorare la saccarificazione, un processo chiave per l'utilizzazione delle biomasse, tramite l'espressione in pianta di poligalatturonasi microbiche o di inibitori vegetali delle pectina metilesterasi.

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Foto prof. ScopignoProf. Tullio Scopigno - Progetto “FEMTOSCOPY - Femtosecond Raman Spectroscopy: ultrafast transformations in physics, chemistry and biology”

Call ERC-StG-2007. Panel PE3. Durata del progetto: dal 01/09/2008 al 31/08/2013.

Il prof. Tullio Scopigno svolge attività di ricerca nel campo della fisica della materia, soprattutto sperimentale. La sua produzione scientifica è estremamente ampia e di alto impatto, caratterizzata da grande interdisciplinarità ed innovatività. I suoi variegati interessi riguardano la meccanica statistica dei sistemi disordinati, la termodinamica dei fluidi in condizioni estreme, le proprietà elettroniche e di trasporto nei sistemi a bassa dimensionalità, la fotonica applicata allo studio dei processi ultraveloci. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è titolare di progetti di ricerca molto rilevanti, tra i quali spicca FEMTOSCOPY, finanziato nel 2008 dall'ERC Starting Grant (il primo Principal Investigator in Sapienza ed uno dei primi in Italia), per lo studio dei processi ultraveloci di interesse fisico, chimico e biologico. Il progetto, in particolare, aveva come obiettivo la realizzazione di un setup sperimentale per spettroscopia "pump-probe" in grado di aggirare i limiti di risoluzione energia-tempo imposti dal principio di indeterminazione di Heisenberg. Concluso nel 2013, ha portato contributi importanti nei campi della biofisica (processi di trasporto energetico nelle biomolecole) e biomedicina (caratterizzazione dell'accumulo lipidico nelle patologie epatiche), e nel settore emergente del femtomagnetismo (possibilità di manipolare l'interazione di scambio attraverso fotoeccitazione), recentemente pubblicati su riviste Nature.

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