busto di uomo in torsione con scritte latine

Sapienti e Saperi. L’immaginario storico della medicina e i ritratti delle personalità illustri dello Studium Urbis

Sapienza espone per la prima volta busti e ritratti di personalità illustri, che hanno contribuito alla storia dello Studium Urbis, in una mostra a ingresso gratuito e aperta fino al 20 dicembre: un’occasione per visitare una parte del ricco patrimonio artistico dell’Ateneo a lungo dimenticato e recentemente restaurato

Martedì 21 ottobre si inaugura la mostra Sapienti e Saperi. L’immaginario storico della medicina e i ritratti delle personalità illustri dello Studium Urbis. Per la prima volta, nell’androne del Rettorato dell’Università saranno esposti alcuni busti e ritratti dell’antica collezione d’arte del Palazzo della Sapienza. Le opere, oggi parte del patrimonio artistico della Città universitaria sono state restaurate e tornano a essere visibili dopo anni di oblio, per riportare alla memoria illustri personalità della storia plurisecolare dell’Ateneo. 

La selezione di ritratti include studiosi di diverse discipline. Al celebre scultore Giuseppe Ducrot si deve il ritratto in bronzo di Ettore Majorana del 2006, mentre è di Pietro Canonica la mano che firma il busto di Vittorio Scialoja. Adamo Tadolini, allievo di Canova, è autore del ritratto di Gregorio XVI, papa che nella storia della Sapienza ebbe il merito di favorire gli studi di archeologia e d’incrementare le collezioni dei Musei di Anatomia e di Zoologia, nonché quelle della Biblioteca Alessandrina.

I busti aprono la mostra come in una tradizionale galleria degli illustri che intende superare le consuetudini di un tempo, inserendo un’opera di nuova creazione, il busto ritratto di una donna, la scienziata Nella Mortara, figura di spicco negli studi di Fisica sperimentale della prima metà del Novecento.

I busti dei Sapienti introducono ai Saperi: al centro dell’androne è collocata la preziosa prima edizione del De humani corporis fabrica di Andrea Vesalio (Basilea 1543) che introduce alla seconda sezione della mostra, dedicata all’immaginario storico della medicina. Si illustrano attraverso teche, vetrine e pannelli le teorie e le pratiche mediche per l’intero arco di vita, dalla nascita alla morte. L’esposizione presenta alcuni dei recenti risultati del gruppo di ricerca universitario “Immaginare i Saperi”, coordinato da Daniela Fugaro e Massimo Moretti e nato nel 2018 da una convenzione tra il Dipartimento di Storia antropologia religione arte spettacolo di Sapienza e la Biblioteca universitaria Alessandrina. Il progetto prevede l’estrazione e lo studio sistematico delle illustrazioni del celebre Fondo Urbinate della BUA. La mostra è il frutto dell’indagine sui volumi delle diverse scansie delle arti mediche, sui quali si sono formate generazioni di studenti e docenti dell’Ateneo. È esposta una selezione dei più rilevanti trattati medici del XVI secolo, accompagnati da numerosi oggetti e strumenti chirurgici e anatomici provenienti dal Museo di Storia della medicina dell’Ateneo. Di particolare pregio la raccolta di maioliche da farmacia prestati eccezionalmente dalla Altomani & sons di Pesaro, tra le quali il vaso piriforme del medico Costanzo Felici datato 1551. Si propongono anche documenti manoscritti inediti, come il testamento di Giovanni Colle, umanista e protomedico dell’ultimo duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere, proveniente dalla Biblioteca comunale di Urbania.

Per la prima volta, in occasione della mostra, si presenta il “Museo dei Saperi”, un’installazione digitale interattiva che consentirà al pubblico di esplorare virtualmente le scansie tematiche che componevano la Libraria a stampa dei duchi di Urbino, divenuta, a partire dal 1667, la Biblioteca Universale dello Studium Urbis. Si tratta di uno strumento a servizio della didattica e della conoscenza, dentro e fuori l’Ateneo, che rende accessibili a studenti e docenti gli immaginari storici dei diversi saperi, ricreati e rappresentati attraverso un’innovativa e intuitiva piattaforma digitale, installata nel cuore della Città universitaria.

La mostra sarà aperta fino al 20 dicembre 2025 e potrà essere visitata su prenotazione il martedì e il giovedì, dalle 11.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 17.00.

Consiglio Scientifico: Alessandro Aruta, Irene Baldriga, Eliana Billi, Claudia Carlucci, Maria Conforti, Daniela Fugaro, Francesca Magnanti, Massimo Moretti, Ilaria Sanetti, Lucia Tomasi Tongiorgi, Alessandro Zuccari.

Contatti: Polo Museale Sapienza prenotazioni.pms@uniroma1.it  

Allegati
Giovedì, 16 ottobre 2025

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