Free Movers

Si chiamano “free mover” gli studenti che non partecipano ad un programma di scambio organizzato dall’università, come ad esempio l’Erasmus, ma scelgono invece di loro iniziativa l’università ospitante, organizzando autonomamente il periodo di studio all’estero.  

Per avere la possibilità di frequentare dei corsi presso un’altra università e poi di farli riconoscere all’interno del proprio piano di studio bisogna ottenere l’autorizzazione da parte della facoltà di provenienza e l’ammissione da parte dell’università ospitante.  

Per diventare “free mover” (o “visiting student”) si devono seguire le seguenti modalità:

  1. Contattare l’università straniera per sapere se è attivato il corso che si intende seguire e il costo del corso stesso. Si precisa che i costi dell’iscrizione presso l’università ospitate sono completamente a carico dello studente, allo stesso modo è necessario essere in regola anche con il pagamento delle tasse della Sapienza.
  2. Ottenere lettera di accettazione da parte dell’università straniera per quanto riguarda il corso che si intende frequentare.
  3. Una volta individuato il corso che si intende seguire, contattare il docente referente del corso presso la Sapienza e ottenere un nulla osta per la frequenza del corso all’estero e il futuro riconoscimento dell’esame una volta tornati in Italia. È necessario esibire al docente la lettera di accettazione da parte dell’università ospitante.
  4. Presentare la domanda da studente “free mover” alla segreteria didattica della propria facoltà, precisando quale/i corso/i si intende seguire e allegando la lettera di accettazione dell’università ospitante (v. punto 2) e il nulla osta del docente della Sapienza (v. punto 3). La segreteria inoltrerà la richiesta al Consiglio di Facoltà, o all’organo collegiale competente, che dovrà deliberare il riconoscimento preventivo degli esami da sostenersi all’estero.
  5. Entro venti giorni dal ritorno dall’università straniera, presentare al Consiglio di Facoltà la certificazione ottenuta dall’università ospitante per ogni esame sostenuto, tradotta in italiano, con l’indicazione dell’esame corrispondente presso questa Università e la conversione del voto in trentesimi.
  6. Qualora non venissero rispettate tutte le norme di cui sopra, gli esami sostenuti all’estero non saranno riconosciuti validi per l’inserimento nella carriera scolastica da parte della segreteria di appartenenza.
  7. Non trattandosi di un programma comunitario, è necessario provvedere personalmente all’organizzazione della permanenza all’estero (vitto, alloggio, assistenza sanitaria ecc.).

Per le modalità operative è possibile rivolgersi alla propria segreteria didattica

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